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Gli smartphone sembrano essere passati di moda, o quasi. Se ne vendono sempre meno e si cerca di farli durare il più possibile, contro quelli che sono diventati i principi fondamentali del consumismo. E’ vero che nel giro di pochissimi anni gli smartphone sono diventati indispensabili per la nostra vita quotidiana. Si tratta infatti dei principali canali di accesso non soltanto al web, ma anche e soprattutto ai social.
Le vendite di smartphone fino ai primi anni 2000 sono aumentate in modo stratosferico. Quella degli smartphone è diventata una nuova economia e ha dato vita a milioni di posti di lavoro.
Sembrava impossibile decretare la fine della crescita inarrestabile degli smartphone ma ora l’epoca d’oro degli smartphone sembra essere giunta al capolinea. Le vendite di dispositivi smartphone si stanno normalizzando e questo determinerà grandi cambiamenti in questa industria possiamo dire appena nata, con notevoli vantaggi per i consumatori.
Il rallentamento della vendita degli smartphone è stato spiegato da Jack Swearingen in una analisi pubblicata sul New York Magazine. Tra il 2003 e il 2014 la crescita della vendita degli smartphone ha iniziato a rallentare. Nel 2017 ci sono stati meno dispositivi venduti rispetto al precedente 2016.
E’ evidente che i produttori devono iniziare a fare i conti con una realtà mutata, che vuole che i consumatori ridimensionino l’acquisto di nuovi dispositivi. Come alcuni analisti avevano prefigurato, non si poteva pensare ad una crescita senza fine. Le cause erano già immaginabili sin dal 2012, quando ancora però non si poteva credere possibile tutto ciò.
Una delle cause della diminuzione delle vendite è data dalla minore innovazione nei nuovi modelli. E’ diminuito quindi l’incentivo a cambiare telefono. Inoltre c’è stata una netta riduzione delle vendite e secondo la maggior parte degli analisti le vendite sono destinate a non risalire più. Molti utenti sono contenti del loro smartphone più vecchio. E voi che ne pensate?
Foto Blasting News
